Sami El Sabawy

Sami El Sabawy

Si chiama Sami El Sabawy , vive a Roma. Tra i riscontri positivi quotati dai clienti locali troviamo anche a pieni voti la sua attività, “A Rota di Roma” in Via di Torpignattara 190A famosissimo punto di ritrovo di buongustai. Svela tutte le sue emozioni a ”Il Giornale della Pizza”.

Sei consapevole di essere responsabile di un successo incredibile?

Ci ho messo un pochino di tempo a realizzare che avevo smosso qualcosa in zona. Ho provato a ricreare un ambiente familiare, un posto tranquillo dove il cliente possa sentirsi coccolato e a suo agio e gustare un prodotto che non è altro che il frutto di tanti tentativi e studi. Constatare che la clientela apprezza ti ripaga di tutta la stanchezza accumulata e ti motiva a fare sempre meglio.

Gli ultimi anni sono stati negativi e condizionati da molti cambiamenti. In che modo li fronteggi?

La gente ha paura e le restrinzioni sono penalizzanti per noi del settore. Semplicemente seguendo le regole e rispettando le normative. I nostri clienti devono sentirsi al sicuro.

Sbirciando in menù cosa troveranno i romani, e non solo, di esclusivo?

La pizza inedita “Alici limited” questo è il suo nome, l’ho portata all’evento “La Città della Pizza nel 2019, era il primo anno che partecipavo e sono stato il primo pizzaiolo a
partecipare con il mattarello a questo evento.


Gli ingredienti di questa pizza sono:
Base pomodoro
In uscita dal forno metto
– stracciatella
– alici del cantabrico
– pomodorini confit
– polvere di olive nere
– scorsa di limone
– prezzemolo riccio


Posso dire con umiltà che ogni pizza è il frutto di tutte le mie esperienze vissute in posti diversi, quindi un pochino tutte inedite.

Nel percorso lavorativo , come nella vita, è importantissimo individuare i compagni di viaggio. Chi ti ha guidato in questa scelta?

Ho iniziato nella pizzeria di mio padre, ero il suo aiutante, lavorare nell’attività di famiglia mi piaceva, condividevamo una grande passione che poi è diventata la mia strada. Supportato anche dal Maestro Bonci che mi ha trasmesso molta tenacia e insegnato tantissime cose. Sarò grato ad entrambi a vita.

Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono intraprendere questo percorso?

Di pensarci bene, perché è un mestiere che regala tante emozioni ma allo stesso tempo richiede tanti sacrifici. Per me però è il mestiere più bello del mondo.

Il pizzaiolo negli ultimi tempi è una figura professionale che si è evoluta. Secondo le tue esperienze, ritieni, in meglio o in peggio?

Ci sono sicuramente lati sia positivi che negativi, la parte positiva è che c è sempre più competenza e voglia di imparare cose nuove, la parte negativa è che il pizzaiolo sta diventando una figura troppo ”costruita” molto spesso può essere un boomerang. Investire su se stessi va benissimo ma bisogna restare sempre umili. Un passo sbagliato può mettere a rischio anni di lavoro. Con l’entrata del web le attività ne hanno tratto beneficio attraverso la visibilità ci sono possibilità d’incrementare il lavoro ma nello stesso tempo ti esibisci attraverso foto e post e devi prestare molta attenzione a cosa trasmetti per non creare equivoci che possono addirittura danneggiarti. Un pizzaiolo deve prima di tutto avere la calma di fronteggiare gli imprevisti che con i clienti sono sempre dietro l’angolo.

Perché un cliente dovrebbe assaggiare almeno una tua pizza?

Perché dietro alla mia pizza ci sono anni di esperienza, sacrificio, studio e passione.

Che pizza consiglieresti ai clienti?

Tutte ma anche la semplicissima ”rossa con bufala” che ti permette di assaporare tutti gli ingredienti e sentire la qualità dell’impasto, tra l’altro è anche la mia preferita.