Ciro Sasso

Napoletano classe 1981, Ciro Sasso, inizia il suo percorso giovanissimo. La strada, tortuosa, lo porta ad affrontare diverse difficoltà ma per tenacia e determinazione è da subito protagonista d’innumerevoli competizioni che lo identificano come campione. Girando l’Europa e l’Italia sui vari podio lo identificano come indiscusso primo posto. A partire dal Campionato Europeo pizza passando per Gustarosso a Guinnes a Roma etc.

Definito ”Pizzaiolo Stellato” cosa lo rende cosi diverso dalla massa?

Ciro: Sono un docente Enac di Foggia e Istruttore pizza Master passo tantissimo tempo con i giovani, giudice di gara per eventi pizza sia in Italia che all’estero, potrei definirmi anche ”creatore di sapori” i miei topping sono spesso inediti, mi piace sperimentare sfumature e abbinamenti con il solo scopo di regalare ai miei allievi la voglia di scoprire sempre cose nuove. L’ostacolo più grande che una persona incontra è proprio il ”rischiare” che dopo tanta fatica per imparare la tecnica dimentichi un pochino di osare con la fantasia. La prima cosa che provo a trasmettere è proprio questo. Ogni critica non deve, assolutamente, sconfortare ma bisogna capire, fin da subito, che quando hai a che fare con i clienti, diversi tra loro, devi essere bravo a raccogliere informazioni che possono aiutarti a migliorare. Molto spesso partecipo a gare per mettermi in discussione, il confronto con professionisti e non del settore è un grande tesoro. Quando non si è mai abbastanza sicuri di se stessi è una grande opportunità. Sottraggo moltissimo tempo a mia moglie e ai miei figli quindi il minimo che io possa fare per ricambiare questi sacrifici è eccellere.

Come nasce la tua carriera?

In maniera molto semplice, innamorandomi dell’arte bianca. Inizialmente il mio percorso è iniziato come componente del Ministero della Difesa, nel tempo libero mi divertivo a impastare, prestando servizio lontano da casa compensavo in questo modo la mancanza della mia famiglia. I miei nonni amavano preparare il pane in casa e l’atmosfera era coinvolgente, ricordo ancora quante risate ci facevamo tutti insieme, con le mani sporche seduti ad un grande tavolo. Ironia della sorte poi nel 2003 dopo diversi concorsi e studi militari arriva la mia destinazione e e incarico, presso il Comando Brigata di Padova e divento pizzaiolo della mensa degli ufficiali dell’Esercito Italiano, un segno del destino praticamente. Con il tempo ho deciso di farlo diventare il mio unico lavoro e ancora oggi ne sono soddisfatto e felice.