Irene Malfarà

E’ nata a Vibo Valentia e nel corso degli anni è diventata colei che fa le pizze più buone di Parghelia.
Dal carattere forte e determinato, oltre ad essere una donna molto attraente, è anche un’imprenditrice. Da ben otto anni e gestisce la sua pizzeria “Miseria & Nobiltà Ristorante – Pizzeria“.

Quanti ostacoli si aggiungono al percorso nell’arte bianca in quanto donna?

Sono una persona dotata di grande empatia, non ho avuto particolari problemi nel farmi strada con i miei colleghi. Il vero ostacolo è riuscire ad escludere i professionisti che non lavorano per passione, indipendentemente dal sesso. Il classismo è una questione culturale.

Ricordi la tua prima pizza?

Perfettamente e anche l’inizio del mio percorso, quando a gravare su di me c’erano tante responsabilità. Ma lo scopo era crearmi un futuro professionale e quindi con tanta pazienza e incoscienza mi sono rimboccata le maniche e adesso: Eccomi quì, felice come non mai, di essere riuscita nel mio intento. Anche se sono alla continua ricerca di strade tortuose da percorrere per mettere alla prova me stessa e fare sempre meglio.

Abbiamo osservato le tue pizze, principalmente delineate sul gourmet. Spiegaci nel dettaglio di cosa si tratta
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La pizza appartiene al popolo e quindi principalmente deve essere alla portata di tutti. La strada da seguire è sempre la tradizione ma anche una semplice focaccia può essere gourmet, il segreto è scegliere sempre ingredienti di ottima qualità. Seguo sempre la stagionalità dei prodotti per questo motivo. Sperimento giochi di colori e sapori rivisitando e creando alternative diverse dal solito. Una buona pizza deve far gola al cliente, indubbiamente, ma deve anche essere piacevole da guardare e oggi giorno nell’era del web, perchè no, anche da fotografare. Punto moltissimo sulla digeribilità e leggerezza e posso fare a meno di tutto tranne di una giustissima lievitazione.

Vincitrice di quasi quaranta trofei, che impatto hanno avuto queste vittorie sul tuo lavoro?

Da persona pratica e creativa ho avuto la capacità di competere con moltissimi professionisti e vincere è stato per me un vero traguardo, non tanto per aver ”superato” gli altri colleghi ma semplicemente per essere riuscita a dimostrare a me stessa che la conoscenza non è mai un percorso a vicolo chiuso. Ho imparato tantissimo dagli altri concorrenti ed espormi è stato per me un ottimo metodo per confermare delle incertezze e far conoscere anche la mia attività.

E adesso, invece, quali sono i prossimi progetti?

Ancora non lo so. Ho mille idee che mi frullano per la testa, non mi fermerò il mio obiettivo è crescere. Dobbiamo sempre coltivare l’allievo che è in noi per poter davvero crescere.

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