La Pizza all’ananas compie 62 anni

L’inventore della pizza con ananas è Sam Panopoulos, un ristoratore originario della Grecia trasferitosi in Canada, che decise, dopo aver assaggiato la pizza, di sperimentare questa specialità culinaria nel suo ristorante “The Satellite”, nella città di Chatham Kent, in Ontario nel 1962.
Nessuna ricerca o sperimentazione, fu semplicemente un caso, come il ristoratore ha spiegato in un’intervista alla BBC del 2017, pochi mesi prima della sua scomparsa. «Aggiungemmo l’ananas sulla pizza solo per divertimento, per vedere quale sarebbe stato il sapore. La dolcezza dell’ananas e la sapidità del prosciutto crearono un contrasto piacevole».
E il nome della pizza? Le lattine di ananas sciroppato, particolarmente in voga in quel periodo, venivano prodotte per circa l’80% nelle Hawaii. La larga diffusione era dovuta alla passione per la cultura tiki esplosa col ritorno dei soldati dalle isole del Pacifico durante la seconda guerra mondiale. Eppure, nonostante l’ananas sciroppato fosse fra gli ingredienti più popolari dell’epoca, la pizza hawaiana non venne apprezzata fin dal primo momento.

Probabilmente a decretarne il successo furono proprio le critiche, che spinsero i più curiosi all’assaggio: dopo l’incertezza iniziale, tutti impazzirono per la combinazione dolce-salata e la pizza con l’ananas iniziò a viaggiare verso gli Stati Uniti. Panopoulos vendette il locale negli anni 80 e non brevettò mai la pizza hawaiana, che oggi si trova sui menù delle pizzerie di tutto il mondo.

La pizza con l’ananas può essere buona

Nel Bel Paese l’incontro fra dolce e salato non è certamente una novità, soprattutto quando si parla di frutta e salumi. Prosciutto e melone è un grande classico in fatto di antipasti all’italiana, per non parlare dei fichi e del prosciutto crudo che mettiamo insieme proprio sulla pizza. Qual è allora il nostro problema con l’ananas? A ribaltare ogni pregiudizio ci hanno pensato ben tre grandi pizzaioli italiani, che nel corso degli ultimi anni hanno proposto la loro interpretazione della pineapple pizza.

Il più volte miglior pizzaiolo al mondo Franco Pepe ha capito che il problema è solo nell’esecuzione: la presenza del pomodoro insieme all’ananas creerebbe infatti una doppia acidità e conseguente indigestione. Nel 2019 ha risolto il problema con AnaNascosta, dove viene messa in evidenza la freschezza del frutto al naturale, avvolgendolo nel prosciutto crudo San Daniele posto all’interno di un cono fritto con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi e polvere di liquirizia.

Il romano Pier Daniele Seu – al terzo posto di 50 Top Pizza 2021 – ne ha ideate ben due: la prima vede protagonista un carpaccio di ananas essiccato in abbinamento a crema di olive nere, mozzarella, prosciutto cotto salato in acqua di mare, misticanza, polvere di olive e gel di jalapeno e ananas fermentato; la seconda è Pizza-colada, una pizza dolce caramellata con ricotta mantecata al lime, ananas marinato al rum, purea di cocco, cocco disidratato e menta.

Infine c’è Simone Lombardi di Crosta (Milano), che si è lasciato ispirare dalle proprie origini messicane. La pizza non si rifà all’originale hawaiana, piuttosto a piatti tipici come il taco al pastor, in cui la carne marinata negli agrumi è abbinata all’ananas. Ventricina, ananas cotto al forno, cipollotto crudo, coriandolo e olio extravergine di oliva, a dimostrazione del fatto che l’ananas è un ingrediente con la sua dignità.

Intanto, nell’attesa che qualcun altro si cimenti in rivisitazioni moderne della versione canadese, l’ananas trova altri modi per entrare nel mondo della pizza: negli USA si parla di “rilassare” l’impasto della pizza con qualche goccia di succo d’ananas, che lo renderebbe più elastico grazie all’azione dei suoi enzimi. Evidentemente questa coppia non si separerà presto.