La crisi del grano

Russia e Ucrania rappresentano circa il 29% delle esportazioni globali di grano, il 19% delle forniture mondiali di mais e l’80% dell’esportazione mondiale di olio di semi di girasole.

Mosca da sola è principale esportatrice a livello Mondiale di grano, l’Ucraina settima al mondo per il grano tenero. In un solo giorno i prezzi del grano sono balzati del 5,7 % raggiungendo il valore massimo da 9 anni. Come riporta la Coldiretti, l’Ucrania ha un importante ruolo per il settore agricolo, perché produce oltre 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale e 25 milioni di grano tenero per la produzione del pane, e l’Italia solo nel 2021 ha importato 100 milioni di kg dalla Russia e 120 dal Ucrania.

Un’emergenza globale che riguarda direttamente la nostra nazione, che acquista il 64% del fabbisogno di grano. Dunque un conflitto che in larga scala ci costringerebbe a cercare altri produttori come Francia e Canada e non si esclude un ulteriore aumento dei prezzi.