Le Grandi Famiglie della Pizza Napoletana: Cuore, Tradizione e Orgoglio di Napoli
Napoli non è solo la città della pizza: Napoli è la pizza. Un’arte, una fede, una cultura che affonda le radici nei vicoli, nelle mani esperte dei pizzaioli, nelle storie di famiglie che da generazioni impastano, infornano e tramandano un patrimonio che è molto più di un mestiere: è una missione d’amore.
Oggi vogliamo rendere omaggio a quelle famiglie storiche che hanno scritto, forno dopo forno, la leggenda della pizza napoletana.
La famiglia Starita: Materdei nel cuore
La Pizzeria Starita, fondata nel 1901, è uno dei cuori pulsanti della tradizione. Da piccola cantina a tempio della pizza e della frittura, è diventata famosa anche grazie al cinema (come nel film L’oro di Napoli con Sophia Loren). Starita è Napoli vera: sapori che raccontano di casa, di sacrifici, di amore per un mestiere che non conosce scorciatoie.

La famiglia Sorbillo: il coraggio di una dinastia
In Via dei Tribunali, al centro storico, sorge la storica pizzeria Sorbillo, nata negli anni ’30 grazie a Luigi Sorbillo, capostipite di una famiglia che conta ben 21 fratelli pizzaioli. I Sorbillo hanno portato la pizza napoletana nel mondo, difendendola con orgoglio anche nei momenti difficili, senza mai dimenticare le proprie radici popolari.


La famiglia Condurro: “Da Michele”, la semplicità che ha conquistato il mondo
Fondata nel 1870, la pizzeria Da Michele è un’icona assoluta. Ancora oggi, dopo più di 150 anni, propone quasi esclusivamente due pizze: Margherita e Marinara. Poche cose, fatte alla perfezione. La filosofia dei Condurro è chiara: “La pizza è sacra, non va complicata.” Un pensiero che ha conquistato il mondo.
La famiglia Di Matteo: fritti, pizza e orgoglio popolare
Fondata nel 1936, Di Matteo è un altro baluardo della pizza verace. Qui la pizza si gusta piegata “a portafoglio”, da passeggio, come tradizione vuole. Non solo pizza: i fritti di Di Matteo sono leggenda. Un posto che ha fatto innamorare turisti e capi di Stato, senza mai perdere il suo spirito autentico.

La famiglia Pellone: la pizza “grande” di Napoli
A pochi passi dalla stazione centrale, Pellone è sinonimo di pizza abbondante, soffice, carica d’amore e sapore. La loro filosofia è semplice: far sentire ogni cliente parte di una grande famiglia napoletana, servendo pizze generose come vuole la tradizione.
La famiglia Capasso: storia e tradizione dal Rione Sanità
Capasso, dal 1847 nel Rione Sanità, è una delle pizzerie più antiche di Napoli. In un quartiere carico di storia e di vita, i Capasso hanno mantenuto viva una tradizione che va oltre il cibo: qui la pizza è un rito quotidiano che lega generazioni intere.
La famiglia Lombardi: una dinastia lunga più di un secolo
Lombardi 1892 è un altro nome fondamentale. Oggi alla quarta generazione, i Lombardi hanno saputo rispettare le regole dell’antica arte bianca pur adattandosi ai tempi moderni. Tra pizze classiche e innovazioni misurate, raccontano ancora oggi la storia della pizza napoletana con orgoglio.

La famiglia Brandi: la leggenda della Margherita
Non possiamo dimenticare Brandi, la pizzeria dove – secondo la leggenda – nacque nel 1889 la pizza Margherita. Preparata per onorare la regina Margherita di Savoia con i colori dell’Italia (pomodoro, mozzarella e basilico), questa pizza è diventata il simbolo di Napoli nel mondo.
Le famiglie della pizza: il vero patrimonio di Napoli
Ognuna di queste famiglie è un capitolo vivo della storia partenopea.
Non hanno solo cotto pizze: hanno cotto sogni, speranze, identità.
Hanno difeso la semplicità in tempi di mode e omologazione, hanno continuato a usare farine, pomodori e lievito madre come facevano i nonni e i bisnonni, e hanno saputo insegnare a Napoli e al mondo che l’artigianalità è un valore che non si compra, si costruisce ogni giorno.
Nei loro forni, tra il profumo di legna bruciata e pasta che lievita, ancora oggi si sente battere forte il cuore di Napoli.
E ogni volta che una pizza esce dal forno, calda, profumata, perfetta nella sua semplicità, è come se il passato e il futuro si incontrassero.
Perché la pizza napoletana non è solo un piatto: è la memoria viva di una città che non smette mai di emozionare.